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vinema Muskrazione

LO DIAA

4, M. Oscaro - Peschiera del Garda. Non esi- iftano cartoline di quel film. A Mojouskine pro- vate a scrivere presso la Ufa a Berlino; glì altri due non lavorano più. Intelligenza, sensibilità, fantasia rivela la scrittura,

Apollo - Roma. Di Rockefeller so soltanto che ha superato da poco una bronchite (i bacilli sono riusciti a raggiungere il suo petto passando attra- verso il portafogli, ma in scarsissimo numero, data Pentità dell'ostacolo) e che vive in un'enorme villa piena di sentinelle armate, le quali riman- dano indietro postulanti c microbi a milioni, Io mi presentai una volta al cancello. « C'è il si- gnor Rockefeller? » dissi, « risposero ma oggi non ha spiccioli». « Veramente dissi io desidero chiedergli di finanziare un allevamento di umoristi. Si tratterebbe di una ventina di milioni »..« Vi abbiamo già detto esclamarono con disdegno —' che. oggi il signor Rockefeller. nom .ha spiccioli! ». Scherzi a parte, non capisco perché, dovendo scrivere per un giornale un articolo su Rockefeller, ru venga a eniedere notizie proprio a me. Milano non è au vicina all'America di Roma, io faccio parte di un'associazione internazionale di miliar. cari. Un tale, col futile pretesto che io gli ceto da: sei anni cinquanta lire, me l’ha siste meticamente impedito, .

"ome mi firmo? Il signore fermo presso. l'o- ‘tologio di Piazza S.. Marco, nonché « dura impalato » sotto la pioggia, non ero io, Mi co- tosco ‘bene, sotto la‘ pioggia io divento molle e cascante, pieno di frane, Sono di natura, fria- bile, E perciò nonostante il tempo sia in questi giorni discretamente asciutto, ti dissuado dall'ab- bracciarmi con impeto. Tu non sai quanto sono affezionato ai bottoni della mia giacca: distac- carmi da ‘essi, anche nella dolcezza di un tuo abbraccio, mi. sarehbe estremamente penoso, Sen- sualità, egoismo, ‘eleganza denota la ‘tua calli grafia.

Peppi ) mai privatamente, si tratta di un voto. Leggerei volentieri la tua commedia se.il mio giudizio su di essa potesse ‘esserti minimamente utile; ma; credimi, non è così.’ : :

C. Bergamino'. Cavagna. Culver City, Califor- nia, Stati Uniti.. ©. “i

Animiratore appassionato Silvia Sidney. La biorida interprete del film « Il treno delle 21,15 » era Laura Adani, Al piccolo Brambilla puoi scrivere. presso la Cines, Via Veio, 51, Roma, Liliana -. Milano. Basta indirizzare a Holly-

ing-Kong. 33 anni...

Tione pci, “« Dato. che sono ‘abbo- nata, risponda «alle seguenti. domande; Perché gli uomini sono mascalzoni? Perché fingono ‘scettici? Come si fa per abbassare. il loro orgo- glio? ». ‘Ahimè, in quale. terribile alternativa giornalistica e umana tu mi gettit Ecco che se rispondo alle tue domande (come sarebbe mio dovere data. la ‘tua qualità di abbonata) tutti poi sapranno (essendo io anche uomo) perché ‘sono mascalzone, perché sono scettico, e coma. si fa. per abbassare il mio orgoglio, Un momenta, lascia. che. jo ti proponga un’altra soluzione: tu mi permetti di non rispondere alle tue do- ‘mande ed io ti restituiscp il prezzo dell'abbona- mento. ) i ; l

Franca ‘N, 1133875. - Portoferraio. La precisa pronuncia di Clara Bow è « Cléra Bauy ».

Un'amica, Vi. piacerebbe bisticciarvi. con. me? Diamine; come. fate ‘a sapere che ho spesso la faccia graffiata?

Alba: veneziana, Invia: una ‘lira, fraricobolli, all’Amministrazione.

Amo: Fredric: Merch. Sono! innamorata di “Fredric. March; ‘quest'uomo mi. fa soffrire non solo per la sua bellezza, ma per la sua scnsua- lità. Non mi impressiona più la morte da quando la immagino sotto le spoglie del magnifico Fre- dric, darei la: mia ‘vita per.un suo bacio i, Non so che dirti; ti vedo in un. letto d'ospedale, sento il medico che dice alla suora, di te; « Non c'è più nulla da (fare, tra’ poco ‘verrà da lei Fre- diic March v'e ti immagino felice. Invece. come sono diverso da ‘te, io. Mi si presentasse la morte nella sua forma solita, ossia scheletro e falce, non

anche in

i

dico che l’accoglierei con gioia, ma mi metterei -

umilmente a/sua disposizione; però se essa, oltre «che ordinarmi di lasciare questo mondo, osasse

farlo con la faccia è le movenze di Jean Harlow,

state: sicure, - amabili lettrici, . che ‘.troverei .sem-: pre la forza di ‘lanciarle una scarpa. PE Dica: pure senza riguardo. Da ‘principio le mie frasi ti sembravano sciocche, ma poi-ti ricredesti? © Càpita così “anche a mio: zio il milionario, Gli faccio ‘visita, eda principio ‘egli uova i miei discorsi ‘sciocchi ‘e vuoti; ma appena ‘comincio a far cenno alle mille lire. che mi occorrono in prestito, .si ricrede, capisce che: l'umorismo ‘ha sempre un fonda di sofferenza. Ti prego: di non pensare che la mia - cara Teresa sia una donna « pienotta piuttosto stupida +; no, no, ella è un

felice comiplesso di linee ascetiche «e: di intelli.

genza, E non suggerirmi di chiamarla Epaminon: ‘da. Codesto è un nome maschile; di uno che fu

Fa veramente crescere i capelli, rinforza il bulbo, allontanando ia forfora ed’ il prurito, Si vende in tutte le farmacie e. migliori profumerie a L..5 0 inviando vaglia di L,-6 a: mt,

Farmacia .PESCETTO “Rep. 0" -. Via Balbi, 31 - GENOVA

il più gran generale e vomo di Stato dei tebani, tolse con la vittoria di Leuttra (371 a. C.) a Sparta l'egemonia ‘della Grecia e cadde a Marti. nea (luogo evidentemente assai scivoloso) nel 362 avanti Cristo, Ora, benché la mia cara. Teresa mi abbia tolto molte cose e detenga con mano di ferro il governo della casa, l'uomo in casa sonv sempre io, ed è meglio salvare le apparenze al- meno nei nomi. Perfettamente dosata. Sensualità, sia, carattere debole, Maria M, Udine. Cercheremo di accontentarti. Mimosa. Abbandona l'idea di prenderti una rivincita con quel giovane; subito dopo la cicuta, come gusto amaro, viene la rivincita. Del resto lui non ha nessuna colpa se non ti vuole più bene, ti pare? Non te lo dice in modo esplicito, è vero, ma il suo contegno spiega tutto, Non ri- sponde alle te lettere, si fa vedere con altre ragazze, evita perfino di salutarti: il resto lo potresti leggere fra le righe, mi sembra. Violetta. Vedi sopra. Sei una’ strana ragazza, Scommetto che fosti la prima ad accorgerti che . quel giovane ti amava, perché «ora vuoi ‘esser l'ultima ad: avvederti che egli‘ non ti ama più? Pensi anche tu a una rivincita; Ma in amore non esistono rivincite, in amore quel che è perso è . perso. Ricordo Ja mia-cara Adele; ella se ne andò per sempre ed io la trattenni ancora un at- timo sull’uscio per dirle: « Dunque te ne vai | così? ». « Oh è vero ella esclamò allora dimenticavo di portar via il violino! ». In tal modo, senza peraltro riuscire a farle cambiare idea, io persi anche il violino, c cioè ogni pos- . sibilità di dividere il mio ‘dolore con i vicini di asa, È o SO ", Enigma-Azzitrro. Semplicità, carattere debole. Cigno nero: Egoismo, sensualità. Novella Film » girerà ora.un film comico di Zavattini e Andrea Rizzoli. x © Ilda Manara, Provi a scrivere alla Cines, Via

scarsa fanta-

zo M. - Barî. Scusami, ma non rispondo. veio, 51, Roma. Io non ho nessuna possibilità

di aiutarla.

Loletta - Roma. Le risposte tardano perché le lettere arretrate sono molte. Non ti sei indispetti- ta di ciò che ho detto-dei tuoi disegni, devi pro- prio essere una ragazza intelligente. Invece la marchesa Onoria, dopo avermi mostrato un suo

acquerello, andò su tutte le furie. Ella sosteneva’

«che ‘non. si trattava di un popone, ma di una riuscitissima marina; ed invano io, dimostran-

«dele che l’arte è spesso un mistero anche per.

l'artista, tentai di farle accettare. la mia opi. nione.- « Voi vi sforzate di ritrarre dal vero una marina e la vostra aninià gridava invece popo: ne, poponel » conclusi mentre due robusti came- rieri mi gettavano per le scale. Sull'ultimo pia- nerattolo incontrai il marchese, che mi disse: « Per. me, invece quel quadro rappresenta: un campo di ginestre». Si radunò rono le scommesse, il marchese dava il popone e

ente, comincia-

la marina a sette. Non credo si possa criticare la scelta di Marta Eggerth per « Casta diva »; può darsi che non manchino in Italia donne belle e che sappiano cantare, ma la Eggerth oltre a questo è anche un'ottima attrice cinematografi- ca, Fabbricare invece una attrice è per un regista assai più difficile, date le attuali condizioni del- l'industria, che non consentono esperimenti. Ma le prossime, sicure fortune del nostro cinemato- grafo ci daranno modo di dire la nostra parola anche per quel che riguarda gli interpreti, Pre- ferendo la Crawford alla Harlow io mi riferisco all’attrice,. non alla donna; il cinema non è per me un campionario di bellezze femminili. Che m'importa che il corpo della Harlow sia, come tu dici, invidiabile? Ne vedo spesso, per strada, a Milano, di più invidiabili ancora; e ciò non mi costa dieci lire per un posto in poltrona. Sì, spesso le canzonette napoletane fanno piangere anche me. Specialmente i versi. Ma certo, io sono proprio. napoletano; e si nun canto... è meglio.

Tazza di caffè turco. Vi ringrazio per la vostra pro- messa di comprare un mio li. bro alla Fiera del Libro di Torino, e ne approfitto per chiedere un’anticipo ‘all'Edi-. tore. Spingendo le vostré buo- ne intenzioni fino a prean- nunziarmi il dono di una cra. vatta, voi mi lusingate. Però io diffido del jrusto.femmini- le in fatto di cravatte. La mia cara Adele me ne-regalò una in occasione delle nostre nozze, e il. sacerdote..mi pregò di tenervi su la mano mentre..]ui ci. benediva. Da questo avrete anche capito che io mi;sposai in abito da mattina, alla chetichélla. Mi seccava che per la via la gente voltasse a guardarci mormorando: « Gli sposi è; ma l'avvenimento trapelò egual. mente e la chiesa era ‘piena di ragazzini i cui sguardi mi fecero inciampare più volte. lo poi velli assumere un contegno sportivo, mi misi a far loro delle smorfie, Le ‘fu peggio perché, a parte tutto, non udii nulla del discorso del sa- cerdote, i cui consigli sulla vita coniugale avreb. bero poi ‘potuto essermi tanto utili in avvenire. Non, sono d'accordo con voi sulla « mura. di Gerico » del ‘film « Accadde. una rotte ». Ossia net film esse costituivano un elemento: grazioso, ma. nella vita reale dubito forte che abbiano ap- plicazione, È assai difficile che un uomo e una donna giovani (e che non si. detestino) possano

‘dormire senza ‘orgasmi’ nella stessa:.stanza, al di

qua e-al di di una: tenda. E lasciatemi dirvi che un mondo in cui ciò fosse facile non mi

piacerebbe affatto. Forse non è tanto bello il.

desiderio ‘quanto la paura del desiderio, e, al tro che tende, muraglie e bastioni non devono

GRANZALIA Nd

Non è di gusto fine

adoperare allra pol...

vere che la

DE:

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Esiste in Julte le tinte-:.- | Scatole da L. 3,50 e L, 6.50

N l ì mente. profumata e‘ conferisce al ‘volto ‘con la tiàta. adatta alle’ diverse beltà un. irresistibile fascino, ©

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Essa. crea d'altorno un'aria delicata-

I DICA. TU

poter smorzare questa deliziosa paura, Secondo me la vera tomba dell'amore è il cameratismo,

Nirvana, Ahimè, il povero Moissi è morto,

Arrigoni p. 8. Buon senso, pigrizia, spirito mediocre. =

Madame Dubarry. Non mi chiamare indimen- ticabile; ciò mi fa pensare a tutte le donne che mi definirono così, e mi rattrista. Dove saranno a quest'ora? Non ne ho saputo più nulla. Mi domandi come puoi trovare l’anima gemella; ma che cosa è questa sciocchezza dell'anima gemella? Sono certo che un'anima simile alla mia non susciterebbe in me nessun interesse; e penso che così sia di tutti. Mi farebbe l’effetto di andare in India e di trovare al posto delle misteriose baiadere le mie signorine d'ufficio e, nei panni di un potente bramino, il mio editore, Sensualità, eleganza, fantasia denota. la scrittura,

Tamara. È impossibile-che tu non ti sia accorta che io scherzavo e che pur scherzando, la rispo- sta te la: detti lo sresso.. « Accadde una notte » mi parve un film graziosissimo.

3 Bucaneve - Milano. Il corridore Olmo vive a’ Milano, Non capisco perché il fatto che sei fidanzata a un carabiniere dovrebbe esporti alle criti. che delle. amiche, ma in ogni caso sappi che. tali critiche non le eviteresti neppure: $e fossi fidanzata a ‘un gene- rale. Per. dispiacere a' una donna un uomo non ha bisogno di essere soldato

SERENATA

DAL FILM “VECCHIA GUARDIA" Musica di U. MANCINI » Parole di U. BERTINI

I.

Nottata languida che fa sognar si sente l’anima che vuo! cantar, nel cuore suo non c'è tristezza amara, ‘ma cl nei tu . i È

bellezza rara, DI

La vita è un attimo, chi:vince o muore, ‘è come Pedera legata al ‘cuore, —» L ma chi ha più cuore non-i4 apezzerà

ma tornerà per ricantar:

ca |. RITORNELLO

Bella che dormi lassù

sogna chi t'ama quaggiù;

però non piangere

v'egli domani non ritorna a te.

II. Le note tremano. Pure lassà le stelle cantano tra un manto blu,

e porfa il vento la canzone sua chiamando sempre:

Maria! Maria! I - 1 Chitarra accordagli la serenata . anche s'è l’ultima che aurà cantata ma il canto, in'sogno, a lei ritornerà per dir: Maria non ti scordar. i

RITORNELLO Bella che dormi lassù, ecc. ecc.

Disco “La Voce del Padrone" . GW. 978

o generale, maniscalco o miliardario: gli basta : essere fidanzato a un'amica di lei. E poi certi’ filosofi hanno il coraggio di sostenere che l'animo femminile è un abisso insondabile. Io invece non

passa giorno che ‘nòn esplori, nei ritagli di tem--

po, sei o sette ‘animi femminili; e quel che ci

trovo mi fa pensare che potevo benissimo limi-

tarmi ‘a (uno solo.

Rosa. Come passare mezz'ora di lettura diver- tente? Leggi il nuovo romanzo « Piacere. agli uomini », che Piccola. pubblica-a puntate. ; | Marisa al'isela. Non conosco l'inglese, Credo ‘che luttavia “potrei dirvi come’ si pronunziano i. nomi dei -cocktails.iche mi; elencate, se me li facesté bere, “Io-ngn Ho la, mifiima. familiarità con lingué ortentali, ‘ina ‘molti amici mi hanno astictirato' ché una sera, dopo aver bevuto :nume- «rosi. liquori,. parlavo ‘perfettamente il cinese. ‘; Orgoglio, sensibilità, fervore‘ denota la calli. grafia.‘ i i

Piccola Gaby. Che cosa ti occorre per -divettr tare attrice cinematografica? Qualcuno che si disposto 2’ spendere uh paio di milioni’ per tin |’ film,. pur di vederlo. interpretato da. te, È cioè, secondo i casi: un pazzo 0 un genio. Fed fe

CAI Super Revisore

Finalmente la Scienza ha trionfato «ul

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Da quando s'è saputo che Beniamino Gis gli sarà pagato a peso d’oro da un gruppo italo-tedesco per fare un film, tutti. i gran- di artisti lirici si sono dichiarati. pronti ad accettare delle. proposte del genere, da vn milione in su, o.in giù, Ma possibilmente in su, Si parla di milioni così, come si par- lerebbe: di centesimi, appunto perché i li» riti ai milioni sono abituati (e la cinema- togfafia anche), e ciascuno misura se stesso non sul metro della propria. fotogenia, ma su: quello della. propria gloria vocale che ha un mercato internazionale, © ;

Se ho voluto interrogare in questi giornì

Donne al cento per cento: Valerie Hobson turba i sonni di Nor- ma Shearer {Univer- sal) e... Ann Sothern quelli di Carole Lom- bard (Columbia).

taluno. dei più celebri divi aspiranti © prementi, fn proprio per sapere che ‘cosa pensano della cinematografia in rapporto alle loro. personalità fisiche che: lo schermo non tradisce, non ‘fal- sa,.non peggiora e non migliora, ma rende tali e quali come sono, I truc-

NON HANNO LA LINEA DI VALENTINO È}.

chi son trucchi, la realtà è la realtà.

Ma a tutto questo i divi lirici non dàniio importanza. 11 loro nome pensano —— basta a coprire ogni ma- gagna. i

Toti Dal Monte per esempio che ho potuto cogliere in partenza per la' stagione. italiana a Vienna ed a Budapest, mi ha dichiarato:

lo sono pronta, prontissima, sicura di me.. Fino dallo ‘scorso anno. un. notissimo autore drammatico mi. ha composto un soggetto che è una meraviglia, tutto. in- tonato a me e alla mia vita di artista, dai primi passi alla celebrità, che sfocia nella notte venezianissima del Redentore sulla luminosa galleggiante dove io can- fo le ‘variazioni famose del a Carnevale di. Venezia ».. Una: magnifica trama che

. doveva girare enon s'è più girata per-

ché un regista ha dichiarato che non posso fare all'amore sullo schermo, ciò. che non |. andrebbe d'accordo con la mia linea, Ora,

io sono d'avviso che la linea passa in se- conda linea di fronte alla voce, Chi ‘viene a vedere la Toti sullo schermo già ne co- nosce l'estetica che, lo so bene, non è quel- la di Greta Garbo. Ma come nessuno pensa di chiedere: alla Garbo una voce, chi pense- rebbe di domandare alla Toti una plastica?

Gigli invece, il simpatico Beniamino in tutti i sensi, della sua figura non si preoc- cupa atfatto, Dice: Dio m'ha dato uni pancia e me la tengo, È per la salvezza di questà. pancia che ho accumulato e “conti- nuo ad accumulare, Che m'interesserebbe di diventare come il giovine paggio del Duca di Norfolk, se non sapessi sventolare

certi do naturali che spaccano la pellicola?

-—- Io pancia non ne ho e l'ho dimo- strato mi ha detto Lauri-Volpi, quan: da ho girato un film nel quale De Sica si faceva. passare per me, Ora non girerò più un film sc non quando io passerò per De Sica, ossia se non quando. vi apparirò in tutto il. mio grande fulgore artistivo ed estetico. Ma voglio essere pagato più di Gigli ed cesigo in contratto una medaglia d’oro ogni mattina, nel caffelattè, ed una fiaccolata ogni sera dinanzi all'albergo che

avrà l'onore di ospitarmi, Acconsentirà, sal-

tanto a queste condizioni, di affacciarmi al balcone e arringare la folla e fermare la

circolazione, cantando a mezza voce I'Asul tate dell'Otello.

In quanto a me, mi disse Aureliano Pertile dopo i due Neroni scenici non mi sento di meftermi sulle spalle un Nerone cinematografico. Adoro il cinema come spet- tatore, non mi ci sento portato come in.

MA...

terprete.. Non già per la ragione che ins vecchio, {a questa stregua c'è da ricordare. che molti artisti liricì esteri son diventati, invecchirndo, eccellenti attori cinematogra» fici, valga per tutti Scialiapin) «ma ‘perché credo che il cantante ha bisogno di essere, lui e la sua voce, a diretto contatto col pub- blico. Se togliete al tenore gli applausi im- mediati dopo la romanza, che tenore è? E dove andrebbe a finire la povera cla. que? A morire di fame, Ecco perché i mi. lioni del cinema non. mi lusingano. Pre- ferisco i milioni di applausi e tenermi ben stretti i

Giuseppe Adami

i milioni miei,

È 3 i i i

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(5

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.trando nel

. tano Le Clerc, che aveva

‘aveva promesso, per

-. dato. Ed ora, compiu- «to quell’ultimo atto di.

CapiroLo Î. Elba

Il piccolo gruppo di ca- valieri avanzava lentamen- te nella notte silenziosa, rotta solamente dal batte- re dei cavi zoccoli delle ca- valcature contro i sassi del sentiero scavato nella roc- cia lungo le sponde del l'isola d'Elba, Avanti a‘ tutti andava, su di un ca- vallo bianco, l’uomo che per tanti anni aveva te- nuta tutta l'Europa nel suo pugno, l'uomo del cui no- me tutto il mondo risuona- va e che, per quanto rele- gato nella piccola isola, fa- ceva ancora tremare tutti i regnanti: Napoleone Bo- naparte.

Avanzava a capo chino, immerso nei suoi pensieri, reggendo distrattamente le briglie del suo palafreno arabo, piena la mente an- cora di audaci progetti di riconquista.

Alla punta estrema di una piccola peni- i

sola che si spingeva più avanti delle altre, l'imperatore arrestò il cavallo e balzò a terra, subito imitato da quelli del suo se- guito. Poi avanzò alcuni passi, spingendo

gli sguardi verso il largo, nella notté nera,

foriera di burrasca,

Non vedete ancora nulla? -—— chiese con la sua solita voce aspra e autoritaria.

No, sire, risposero i suoi compagni. Nemmeno i fuochi di posizione di quelle dannate mavi inglesi che bloccano l'isola, perché voi non possiate comunicare coi vo: stri partigiani rimasti in Francia, e tanto

.meno possiate tentare una fuga.

Il silenzio tornò a regnare, pesante ed opaco, interrotto soltanto, a tratti, da un soffio più forte di vento, e dal tonfo sordo e ritmico delle onde contro le scogliere.

—-Non verranno nemmeno questa notte,

osservò l'Imperatore. —.Il mare ingros-

sa, ed il brigantino nén potrà avvicinarsi alla spiaggia. ta

Ma, come a dargli una smentita, una voce giunse dal largo ‘ai loro orecchi. Ri-

suonò tre volte, imitando il verso del gufo.

Allora, uno della comitiva portò le. mani alla bocca e ripetè il segnale. Una luce brillò, a circa duecento metri dalla riva, e si spense subito. Poi, si udì un regolare battere di remi. :

Scendete alla riva, Leloir, ordinò Napoleone, ritirate la lettera che vi sarà consegnata, e date, in cambio, quella che ho preparato: La parola d'ordine è: Elba.

xa

Il « Faraone », con tutte le vele a collo, in modo che il vento non facesse presa sulla tela, resisteva bravamente al mare che scendeva da tramontana in grosse on- date livide e schiumose. Sul ponte di co- mando, Edmondo Dantes sorvegliava la manovra. Dal giorno in cui la bella nave aveva ‘doppiato il capo di Gibilterra, en- Mediterraneo per ‘tornare al suo porto, Marsiglia, il vecchio capi-

comandato il brigantino per dodici anni, era, cadu- to. ammalato, vittima di certe terribili febbri per- niciose prese in Sene- gambia durante uno sbarco. Pur tuttavia, così ammalato, non aveva voluto tornare direttamente alla sua città, dove. avrebbe potuto curarsi, pei» ché il dovere gli im- poneva «di poggiare al- l'isola : d'Elba, come

raccogliere | messaggi che Napoleone, il suo dio, gli avrebbe affi-

devozione, giaceva pro- strato nella sua cuc- cetta, con la certezza ben chiara di non tor- .* nare mai più a Mar- siglia, i i Così,’ quella notte, sentendo che la sua ultima ora stava per scoccare, fece chia- mare. Edmondo Dan- tes, il suo.giovanissi»

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(ele

mo primo ufficiale, per affidargli il compito di condurre la nave fino a Marsiglia.

Edmondo, gli disse, ho fiducia in te. Tu assumerai il comando della nave, e la guiderai fino a Marsiglia. Ma, oltre a questa, ti devo affidare pure un’altra ‘missione. Giura-

.mi che la compirai, da uomo onorato.

Lo giuro, capitano, rispose Dantes, tutto compreso della solennità del momento e della gravità dell'incarico che gli veniva afi- dato. Farò tutto quanto starà in'me per com-

-piere. degnamente quegli incarichi che mi at

fiderete.

Allora il vecchio lupo di mare, drizzandosi con uno sforzo a sedere sulla sua cuccetta, trasse di sotto al cuscino una lettera la cui busta non portava alcuni indirizzo. ,

Ecco quanto devi fare, Edmondo, disse poi, tendendo il plico al giovane marinaio: quando la nave sarà giunta a Marsiglia, un uomo cercherà del capitano del « Faraone ». Quest'uomo non ti ‘dirà che una. sola, parola: Elba. A lui tu consegnerai questa lettera, senza fare altre domande. Ed ora, addio, Torna al tuo posto di comando, poiché il mare è. così brutto che temo, per il mio’ brigantino, E si- lenzio con tutti. Addio!

. Edmondo Dantes sapeva che in mare. biso- gna obbedire: per quanto sapesse che, ora, il suo capitano, l'uomo che amava come un pa- dre, poteva morire da un momento all’altro, tornò al suo posto, mentre la nave rollava e beccheggiava come un fuscello sul dorso delle onde irate, scricchiolando in ogni sua giuntura quasi stesse per sfasciarsi da un momento al-

l'altro.

Benché giovane, Dantes, che contava allora soltanto ventun anni, poteva già considerarsi ur vecchio lupo di mare. Figlio di un mari naio, di un vecchio amico del capitano Le Clerc, aveva. abbracciata la vita di mare per vocazione, e fin dall’età di nove anni aveva preso a navigare, studiando, nel frattempo, per diventare capitano. Coraggioso, onesto ed ener- gico, era presto entrato nelle grazie dell'arma-

inielete vincera ri

i; Ù È

5

tore Morrel, il proprietario del « Faraone », il quale contava già di affidargli, dopo quel viag- gio, il comando di un'altra delle sue navi,

Quella stessa notte, il capitano Le Clerc passò a miglior vita, e la sua salma, come conviene a quella di un vecchio scorridore degli oceani, fu gettata in mare, avvolta in una vela, con una palla di cannone ai piedi,

E, come se la morte del lupo di mare fosse stato il sacrificio richiesto dagli elementi infu- riati, non appena il suo cadavere fu sceso negli abissi marini, il tempo si placò. Il mare tornò calmo, mentre un fresco vento di ponente tor- nava a gonfiare le vele del « Faraone » che aveva ripresa la sua rapida navigazione,

CapiroLo II.

Triste ritorno

«Dal giorno in cui il capitano Le Clerc era morto, Dantes non aveva più abbandonato il ponte del brigantino, altro che per concedersi brevi ore di riposo. Conscio della responsabilità che ora gravava sulle sue spalle, voleva assol- vere degnamente l’incarico affidatogli. dal suo comandante, certo che Morrel, dopo quella pro- va, avrebbe saputo ricompensare i suoi servizi, promuovendolo al comando dello stesso brigan- tino cui egli era tanto affezionato.

Vicino al timoniere, scrutava l'orizzonte, an- sioso di scorgere la. terra sorgere dalle acque, Ed una sera ecco, laggiù, come una striscia oscura, qualcosa di simile ad una nube che sor- gesse dal mare dove il sole era tramontato. Era la terra; era la cara e dolce sua terra di Provenza. Era Marsiglia, la città dove era ifato, dove un tenero cuore amante lo attendeva!

Mercedes! mormorarono le sue labbra, mentre un'ondata di tenerezza gli gonfiava il petto. Mercedes, domani potrò finalmente stringerti fra le mie braccia, consolarmi, con i tuoi baci, del lungo distacco!

Una gentile figura di fanciulla si disegnava agli occhi della sua mente, pareva materializ- zarsi, quasi, nel suo spirito, Rivedeva gli occhi luminosi di colei che lo attendeva, ne era certo, con sicura fede; gli pareva di sentir già risuona- re al suo orecchio la melodiosa voce di lei, a dargli il bentornato... :

Mercedes! Ora la sua mente riandava le se- rene.ore trascorse assieme: il giorno in cui egli aveva ricevuta la nomina al grado di primo ufficiale. Quel giorno lo avevano voluto festeg- giare assieme, con una merenda in campagna, ed avevano stabilito di unire, al suo ritorno da quel viaggio al Senegal, i loro destini.

Poi, era giunta l'ora della partenza: il di stacco era stato crudele, era vero, ma Mercedes, buttandogli le braccia al collo, gli aveva rin- novato con tanto calore i suoi giuramenti, che egli era partito sicuro di lei e del suo amare. Ed ora tornava. Tornava per fare di quel suo caro sogno una realtà splendente. Tornava per essere felice, quale suo sposo, per tutta la vita!

A mezzodì il brigantino attraccava al molo. E Dantes non aveva ancor terminato di racco- gliere tutte le sue carte per scendere a terra, illo scopo di ottenere il permesso di scarico delle mercanzie che la nave portava nei suoi fianchi, che un dolce peso si abbatteva sul suo petto. Mercedes non aveva potuto attendere più a lungo, ed era corsa a bordo, per abbracciare

colui che ella amava più di ogni altra cosa al

mondo; era corsa a portargli i suoi baci, il suo saluto, a ripetergli l'assicurazione del suo amore,

Ma, mentre stavano così avvinti sul cas- sero della nave, sussurrandosi sulle labbra le cose più dolci che due innamporati possano mai dirsi, noncuranti di quanto accadeva Ibra attorno, lo sguardo di Dantes fu attratto da un gruppetto di persone, ed il suo volto si annuvolò, Erano tre suoi amici, coloro che avevano attratta la sua attenzione; anzi, era- no i suoi amici più intimi, pure c'era qual. cosa nel loro sguardo e nel loro contegno che gli fece provare come una stretta al cuore, turbandogli alquanto la gioia di quell'istan- te. Un nero presentimento parve pesargli sull’animo, ma presto si scosse © cac- ciò quell'idea.

I tre giovani che lo stavano così guar- dando, al sentirsi da lui osservati, ave. vano distolto da lui i loro occhi, ma egli aveva sentito lo stesso quella loro fis- sità, aveva compreso che il suo ri- torno non era accolto, almeno da uno di essi, con lo stesso entusiasmo, con lo stesso piacere con cui l'aveva accol- to Mercedes, la sua diletta fidanzata. |

Crollò le spalle, e cercò di non pen- sarci più. Ma il suo pensiero tornò, | istintivamente, a quanto era successo durante il viaggio, Uno dei tre giova- ni aveva compiuta a bordo con lei quella lunga navigazione, in qualità di secondo ufficiale. Danglars, ché tale era il suo nome, era alquanto più an- ziano di lui, ed avrebbe sperato di essere investito del comando della na- ve, dopo la morte del capitano. E ta- le mancata assunzione a quel posto di fiducia gli aveva amareggiato l'animo, Già, durante l’ultima parte del viag- gio, egli si era lagnato della rotta presa dalla nave verso l'isola d'Elba.

Vorrei sapere che cosa andiamo a fare, laggiù, aveva brontolato più d'una volta. Quello sciocco del capitano spe- ra ancora in un ritorno di Napoleone sul trono di Francia, Ma si sbaglia: il Bor- bone è troppo forte, e la stella del Bona- parte è tramontata, e tramontata per sem- pre! Basta, ad ogni modo staremo attenti, e al primo sospetto ne avvertirò Villefori.

Questo Villefort, figlio di un vecchio partigiano di Napoleone, era un giovane di sfre- nate ambizioni che i] ritorno dei Borboni aveva innalzato, ad un tratto, per certi servizi resi purtroppo abilmente alla causa del re, come si sussurrava, quasi repentinamente al posto di sostituto procuratore «del re stesso, a Marsi. glia. Il terzo del gruppo era un giovane uffi- ciale di origine spagnuola, Fernando de Mon- dego, che arruolatosi già sotto Napoleone, non aveva esitato a sposare la causa del Bor- bone.

L’astio di Danglars contro Dantes era stato rinfocolato, poi, durante il viaggio, da qualche atto d'autorità che il giovane capitano aveva creduto bene di fare, E Danglars, ferito nel sno amor proprio, e viste deluse le sue spe- ranze, aveva giurato di vendicarsi. Così, non

appena aveva visto sulla banchina Mondego .

e de Villefort, era corso loro incontro,

-— De Villefort, gli aveva detto, ora è il momento, per te, di far carriera. Ho im- portanti notizie da comunicarti; tali, anzi, da metterti in grado di rendere un segnalato ser- vizio alla maestà del re di Francia, E tu, Mondego, se ci asseconderai, potrai finalmente

Edmondilsci disse iGEtidaGiazi vete

vuter scomparire dalla tua strada Vusta- enlo maggiore alla tua felicità. Dantes È gravemente compromesso ino una Co. spitazione, ne sono sicuro, "Du, Villefort, facendolo arrestare, guadagnerai un ti- tolo di più alla riconoscenza del re, è tu, Mondego, potrai spusare Mercwiles, quella. Mercedes che da tanto tempo adori, e che, infatuata di Dantes, respinge con tanta ostinateze za le tue prof. ferte, Era stato

Quellwiarno;Inavet

Ci, i u‘i/ k Li

proprio in quell'istante che Dante aveva

volte su di essi i sunì sguarnili, Dopo un

breve momento d'imbarazzo, Dianglars, con un cattivo. sorriso sulle labbra, aveva ri- preso a parlare.

«— Allontaniameci di qui aveva det to. «— Rechiamoci in un caffè deve poss mo parlare in pace, senza essere disturbati.

Come fureno seduti attorno ad un tavo. lino, Danglars, fatto cenno ni suoi due de- gui compari di avvicinare le teste per non perdere una sola parnla di quanto aveva da dire, riprese a parlare, dandosi di tratto in tratto delle occhiate sospettose attorno, per vedere se non erano esservati.

I - (continua)

valuto festenzioni insieme;

si

s

A «n tavolo di osteriola - La banana di Brigitte - &Non soltanto # pesci sono muti - Un'idea geniale pagata con un sorriso e... ‘‘danke schon”’

- Addio Brigitte !

Genova, aprile 1935

Scoccata la mezzanotte il lavoro nella re- dazione di un giornale è al bello; a inter- valli di cinque, diéci. minuti, il fattorino « di notte » compare innanzi al mio tavolo, e le sue mani grassocce porgono fasci di comunicati « Stefani » e cartelle sfornate calde calde dalle macchine degli stenografi.'

A un tratto un colpo di telefono: uno zelante informatore mi la strabiliante notizia; al tavolo di una osteriola di Sot- toripa c'è niente po’ po' di meno che Bri- gitte Helm, la grande Brigitte, E non è tutto: Brigitte è in viaggio di nozze, in

stretto incognito, .con il marito Hugo Ku-.

nheim, dottore in filosofia. Si sono sposati ‘ier l'altro a Monaco di Baviera; sono ve- nuti in riviera .a spendersi la loro lucida luna di miele. Evviva! Via di galoppo. «Stefani».e cartelle vanno a finire nel cestino. Senza cappello e con il cappotto gettato sulle spalle, mi preci- pito di gran carriera giù per un budello di « carruggio » che, così, ad occhio e croce, mi pare debba sfociare a poca distanza dal luogo ove i due sposi tubano fra un bocco- ‘ne e l'altro. Esatto. In una stanzetta dalla volta. bassa e affumicata, ad un tavolo sul quale i piatti e un paio di bottiglie si pigia. no in confusione, Brigitte e Hugo lavorano di mandibole, è si guardano nel bianco de- gli occhi. La « Divina » è ‘incantevole; una tinta rosea le imporpora le guance {effetto del « bianco secco » di Coronata?) facen-

dole un bel viso di salute che lo schermo» non è mai riuscito a tramandarci* ‘dall’am- pia scollatura s'erge i’ busto perfetto tra un biancore rosato che abbacina; il casco morbido e soffice dei capelli ha riflessi da filone aurifero. Il marito, bell'uomo dalle spalle quadre e dal viso gioviale, divora a quattro palmenti; trebbia una. frittura di calamaretti croccanti, mentre gli occhi non lasciano un istante quelli di Brigitte. Il quadretto è delizioso, e meriterebbe un paio almeno di metri di pellicola; ma occorre, per l'onore della firma, parlare e far parlare la star tedesca, «è il suo nuovo e legittimo satellite. Mi avvicino: col.-più bel sorriso professionale stàripato sulle’ labbra, ho in mano il taccuino; in pugno una matita acu- ‘minata. sai

È Quadro. Brigitte non mi degna di uno sguardo, Hugo imi getta in faccia un mando gentile ma fermo:

+— Ancora vino, prego!

Morte e dannazione! {come dicono gli eroi di Salgari) mi hanno preso per il ca- meriere. ‘Rivincita, Raduno tutti i miei ri- cordi, compio uno sforzo. pericolosissimo, farfuglio in tedesco: Sono un giorna- lista... Ia

Colpo di scena. Il signor Kunheim, dot- tore ‘in filosofia, un balzo ed esclama:

Um Gotteswillen! Nur heine journali- sten! (Per carità: niente. giornalisti!)

E Brigitte, lasciando a mezzo una visto- sa banana, fa eco:

Ich bin auf der Hockzeiisreise und mòchie in ‘Ruhe gelassen sein! (Sono in viaggio di nozze e voglio essere lasciata in pace!). 6 °

Niente da ‘fare. Tanto più che Antinea, Regina dell'Atlantide, ha ingozzato l’ulti- mo boccone della sua banana, il marito

(dottore in filosofia) ha chiesto, con urgenza il conto, si è affrettato a pagarlo e la coppia si è fatta sull’uscio della clas- sica osteriola genovese.

Giuoco un'ultima car- ta; esclama:

Vi auguro d'essere sposi fortunati come io sono sfortunato giorna- lista... | Colpo azzeccato, La sfingea Brigitte, l’impe- netrabile e fredda sta- tua di « Metropolis » e « Atlantide », deve aver sentito che è un colpo da maestro e che Ila toc- ca a fondo. Si è rivolta- ta, schiude le sue labbra ferme ad un sorriso più luminoso dei suoi occhi compiaciuti e parla. Mi parla. Mi dice:

Danke schòn! (Tan- te grazie!).

Poi, sulla soglia, un'ultima occhiata in gi ro all’ osteriola, prende sotto braccio il suo dot- tore in filosofia e se ne

Lo atand allestito da Cinema Illustrazione alla Fiera Campionaria di . : Milano. All’inaugurazione vl ha assistito anche l'attrice Nelly Corradi, che la fotografia ci mostra in tutta la sua grazia sorridente, Dal pubblico viene seguito con grande interesse il documentario a passo ridotto che si sta prolettando nello stand di Cinema:lIlustrazione e col quale tutte le fasi della preparazione e della stampa del nostra giornale trovano una suggestiva documentazione visiva.

va con il suo passo, natu- , | . ralmente, felino. «i #°,

No, ecco, un’'intervista,. no, non possia- mo propriamente chiamarla, questa. Una attrice bisognerebbe farla parlare della sua arte, delle sue impressioni, dei suoi pro- getti...

Invece po; un sorriso e: « tante grazie! »° (in tedesco...).

Ma da Brigitte Helm in viaggio di nozze col dottore in filosofia Hugo Kunheim, non si può cavare di più.

E al mio ritorno in redazione il fattorino

«dalla faccia di chierico ha ammonticchiato un cumulo impressionante di comunicati

« Stefani ». Addio; Brigitte! y Al di ù adino

* È orinai confermato che la Joan Crawford,

dopo aver terminato il flm Now più signore, at- tualmente in corso di lavorazione, interpreterà il grande film Z/ giardino di Allah, chej ‘tratto dal noto romanzo di Robert Hichens, ‘verrà pro. dotto dalla Metro Goldwyn Mayer sotto la regia di George Cukor, : i

celebre confezione,

va cipria Coty | ‘morbida'essa a all'epidermide e la difend etrando nella profondità dei pori e ndoli. Scegliete oggi stesso, dal ‘vostro lere.la nuova cipria Coty, nella sua nola,

* Carole Lombard e Gary Cooper si reche- sanno in Alaska questa estate a girare un film Paramount dal titolo: Rinnegato,

*. Tullio Carminati, il bravo attore italiano che lavora ora per la Paramount, ha dovuto a sue spese sperimentare gli incerti della vita dell'at- tore cinematografico, In una scena di Parigi a primavera, di cui è l'interprete insieme a Mary Ellis, Carminati doveva scendere a precipizio da una finestra all’approssimarsi di un marito inop-